lunedì 28 novembre 2011

Tutorial Profumo di Natale

Quando penso al natale, mi viene subito in mente quel profumo speziato, di gingerbread, di agrumi, di dolci, che si sprigiona dal forno quando si fanno i biscotti. Ma serebbe bello ritrovare a casa quel profumo anche senza dover cucinare tutto il giorno no? Tornare a casa la sera ed essere accolte dal profumo di biscotti, chi non lo vorrebbe?
E allora mi sono armata di un buonissimo pot pourri di quelli caldi, speziati, quasi da mangiare e ho cercato un modo decorativo per confezionarlo, per seminare un po' di questa sorgente del buonumore negli angolini di casa: ne sono nati dei sacchetti di stoffa natalizi, utili per fare per un regalino oppure, confezionati in grandi quantità, potrebbero diventare un profumatissimo addobbo per l'albero....

si parte da stoffa di lino di color grigio
colori acrilici
medium per stoffa
timbrini a piacere.


Dalla stoffa di lino ritaglio tanti quadrati, per confezionare i miei sacchettini. Adoro questa stoffa perchè ha diverse nuances di grigio e i sacchettini verranno tutti diversi.
Su ogni quadrato mi diverto a timbrare la stoffa con il timbrino e i colori scelti




Adesso, devo far asciugare almeno mezz'ora, poi passo il ferro da stiro sul rovescio per fissare il colore alla stoffa.
Infine confeziono i sacchetti ripiegando a metà il quadrato di stoffa, dritto contro dritto, e facendo una cucitura che chiuda il fondo e il lato.

Se la stoffa scappa mi faccio aiutare dal gattino, hihihihihi

Una volta terminate le cuciture, rovescio il sacchettino:

Adesso non rimane che riempirli di pot pourri e legarli con un nastrino






ed eccoli tutti insieme

Buon natale

venerdì 25 novembre 2011

Una copertina per fabio

Sono ormai tre settimane che è nata la mia piccola nipotina Elisa. E' una bambina paffutella e già viziatissima perchè sta sempre in braccio alla mamma, ieri l'ho tenuta in braccio anch'io per un'oretta... e come russava!
Sembra incredibile che tra una decina di giorni sarò di nuovo zia! Eh si, perchè mia sorella è al termine della sua prima gravidanza e tra poco nascerà Fabio.
Dopo la culla regalata ad Elisa, la Zia non poteva certo essere da meno per Fabio, ed allora si ricomincia: copertina, lenzuolino e paracolpi questa volta in versione maschietto. Sono mesi che lavoro per queste due nascite e non vedo l'ora di terminare anche il completo letto di Fabio.

L'idea era quella di creare una copertina ironica con decorazioni che ricordassero i pannelli didattici della scuola materna. Le stoffe erano queste: tante cotonine colorate, del lino ecrù, del pile bianco e un delicato plumetis di cotone trapuntato candido.




Una volta fatti i disegni e ritagliato le sagome, ho fatto una prova di assemblamento



Ho quindi cucito tutti i pannelli e ricamato il nome del soggetto, poi ho fissato tutti i pannelli sulla coperta all'interno di un riquadro a pois azzurri.
Ho infine applicato il pile e la gala di lino, il risultato è questo:




Fabio avrà tanti amici che gli faranno compagnia: un pesciolino, un cane, un gatto, due uccellini....






Chissà quanti bei sogni da bambino al calduccio.....



Mancano ancora i paracolpi e il lenzuolino e qualche altra piccola sorpresa....
Fabio aspetta qualche giorno a nascere perchè la zia non ha ancora finito!



giovedì 24 novembre 2011

SHABBY CHIC!

Adoro lo shabby chic, perchè è l'imperfezione che si crede perfetta.
E' trovare del bello anche in ciò che è usurato, povero, frivolo a volte. E' il contrario del lusso, si fonde col vintage, richiama la campagna, ma anche il mare.
Forse, (per me soprattutto), più che arredamento o finestre o altre cose che è quasi impossibile ricreare in un appartamento di città... si tratta di tanti stupidissimi adorabili dettagli:
Cuori che addolciscono stanze minimal, colori che innamorano e si fondono con il bianco, stoffe allegre che occhieggiano dalle finestre, fiorellini di cotone che si posano su tavoli rigorosi, vecchi comò che fanno capolino in angolini lasciati vuoti e li riempiono d'amore, colore, e ricordi!

Lo shabby è l'arte di arrangiarsi, del dare nuova vita ad un oggetto della soffitta, l'arte del risparmio, dell'amore per la natura, perchè non manca mai un fiore o un uccellino in casa nostra!
E' manifestazione della freschezza, con i colori che ricordano i gelati estivi, e del calore con i dolcetti che ci tentano dalle alzatine di cristallo.
Lo shabby è far da sè, è non buttar via niente, è vedere un oggetto e giudicarlo in base a quello che potrebbe diventare, è collezionare ritagli di stoffa che possono sempre servire, è conservare i bottoni, è decorare con quello che si ha.

Lo shabby è provenza, ma anche cornovaglia, scozia, anche america delle piantagioni di mais, o new england!
Lo shabby è voler decorare tutto sapendo benissimo che non si può ,
è vedere del bello nel vecchio ed è anche comprare cose nuove. E' avere qualcosa di originale, che hai fatto tu, è farsi aiutare dai propri mariti ad assemblare due assi di legno non sapendo ancora cosa ne verrà fuori.

Lo shabby è tatto e materia. I materiali sono spesso in evidenza anche nel loro stato grezzo: legno, metallo, stoffe uniti in un gioco di contrasti, per darci sensazioni differenti, per incantare lo sguardo.

Lo shabby è studiare tutto nei minimi dettagli facendo in modo che sembri tutto maledettamente naturale, utile, ovvio, indispensabile.

Lo shabby è amare il bianco, ma anche mettere insieme tanti oggetti dello stesso colore. E' unire il prezioso al povero, il nuovo al vecchio, il moderno all'antico e amarli tutti e due con la stessa intensità.

Lo shabby è poesia, vita, fantasia, ma soprattutto....è amore!

giovedì 17 novembre 2011

Restyling di un comodino

Un comodino dei nonni, di quelli un po' bruttini di sfoglia di legno, con lo sportellino e il marmo sopra. L'abbiamo scovato nella solita soffitta (a proposito, devo tornarci, non si sa mai che possa trovare qualche altra cosa!), ma era solo, aveva perso la sua metà. Ha trovato rifugio nel nostro garage per un annetto, in attesa di una nuova destinazione. Ma nella nostra casa ahimè proprio non c'entrava nulla.
E allora.... è partita l'operazione refashion!

primo passo: togliere il marmo sopra e darlo al marito, che lo tratterà con acqua ossigenata a 200 volumi per asportare gli inevitabili ingiallimenti del tempo e successiva passata di borotalco per coccolarlo un po'...

secondo passo: acquistare una cornicina in resina da brico, che renda lezioso questo cubo di finto legno.

terzo passo: carteggiare e dare almeno tre mani di fondo acrilico, con leggera carteggiatura tra una mano e l'altra.

Alla fine di queste prime operazioni il comodino era così
ancora bisognoso delle nostre cure


Il lavoro procede con altre tre mani di una vernice acrilica: dopo varie prove di colore abbiamo deciso per un grigio perla. Dopo altre due mani arriva il turno della finitura satinata all'acqua.
Adesso inizia il bello: il rivestimento interno. E' stata una fortuna aver trovato a sconto una deliziosa stoffa adesiva azzurra a pois bianchi.
Il risultato è questo e lo potete vedere sul pianerottolo delle scale di ingresso di casa nostra:










forse è rimasto poco del comò dei nonni..... ma per ora mi piace così ed è costato il giusto.

martedì 15 novembre 2011

Profumo di biscotti

Era già da un po' che ci pensavo. L'idea è piuttosto banale, se vogliamo, ed è la seguente: fare dei biscotti aromatizzati.
La cosa furba secondo me è la tecnica. Ho applicato il metodo che si usa per aromatizzare la cioccolata, me l'ha svelata un cioccolatiere e io sono ben felice di averla appresa.
Praticamente si prendono un paio di cucchiai di miscela per tisane bella profumata, si trita tutto nel mixer e si aggiunge questa polvere al burro morbido, mescolando bene. Poi si fa riposare in frigo per una notte
(o anche di più).
Il giorno dopo si procede come per una frolla normale:
3 uova,
250g di burro aromatizzato
250g di zucchero
500g di farina

con questa dose vengono taaaaanti biscotti. Dovete stendere la pasta in uno strato di circa 5mm.
Poi vi dovete armare di formine (indispensabili!): divertitevi a tagliarli, e cospargete la superficie di qualche granellino delle erbe che avete messo all'interno, servirà per distinguerli e colorarli.

Io ne ho fatti quattro tipi, con quattro infusi diversi:

il mio preferito è quello all'amarena: dolce, fresco, aromatico, buono!
melograno e arancia, molto profumato
tè al bergamotto, elegante, quasi bon ton
tè speziato all'anice stellato, chiodi di garogano e pepe rosa...energetico, piccantino, lascia quella sensazione di pizzicore sui lati della lingua, tipica degli alimenti dal sapore deciso.

E adesso godetevi il profumo mentre li cuocete in forno e dopo telefonate alle amiche e offrite loro una tazza di tisana con i biscottini, le lascerete a bocca aperta!















Inutile dire che sono perfetti per essere incartati in una scatolina di latta ed essere regalati alla vostra amica del cuore. Magari a natale...magari insieme a un po' del vostro infuso preferito...